lunedì 15 dicembre 2008

La classificazione della sindrome dell'autismo.


Ciao a tutti.
Oggi mi occuperò di spiegare il rapporto tra la sindrome dell'autismo e ltri tipi di disturbi di personalità.
Il dibattito sullo status della sindrome dell'autismo come entità separata è ancora in corso.
E' compresa nella categoria generale dei "disturbi generalizzati dello sviluppo". I criteri richiedono uno sviluppo compatibile fino ai tre anni di età, con quello normale per quanto riguarda il linguaggio, le abilità di cura di sè, il comportamento adattativo e la curiosità per l'ambiente. Gli altri criteri sono la presenza di interessi circoscritti e pattern di attività ripetitivi e stereotipati.
Questa definizione si è allontanata dalla definizione di Asperger, che richiamava l'attenzione sul particolare stile di comunicazione e interazione sociale. Inoltre, egli non descrisse uno sviluppo inizialmente normale delle abilità diverse dall'eloquio; nel suo primo lavoro affermava infatti che "dal secondo anno di vita troviamo già le manifestazioni caratteristiche, rilevando tuttavia che i genitori di solito non riconoscono i problremi se non più tardi". Asperger scrisse anche che la sua sindrome poteva presentarsi "nei meno capaci, anche in bambini con ritardo mentale grave".
Lìespressione "personalità schizoide" compare nella sezione "Disturbi della personalità" del DSM-IV e nella sezione "disturbi del comportamento e della personalità degli adulti" dell'ICD - 10. In nessuno dei due sistemi classificatori viene menzionato il disturbo di personalità schizoide dell'infanzia. le definizioni del disturbo negli adulti consistono in una serie di desrizioni di tratti manifesti: distacco emozionale, conseguente preferenza per attività solitarie, tendenza a non ricavare piacere dalle attività, interesse eccessivo per le fantasie e l'introspezione, assenza di amicizie intime e marcata indifferenza per le norme e le convenzioni sociali. Non si fa invece riferimento al corso dello sviluppo infantile.
Benchè questi sitemi internazionali di classificazione abbiano conferito ufficialità all'esistenza della sindrome di Asperger, sono di scarsa utilità per la soluzione dei problemi relativi alla sovrapposizione con l'autismo e la condizione dei bambini "schizoidi" di Wolff.

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