domenica 14 dicembre 2008

...un po' di storia


Ciao a tutti!!
Oggi, in questo mio post, vorrei parlarvi di come si è arrivati a scoprire e ad identificare la sindrome dell'autismo.
I tentativi di identificare delle sindromi fra i disturbi dello sviluppo psicologico possono basarsi sul comportamento manifesto, sulle teorie di sviluppo, sulle funzioni psicologiche o su una combinazione di questi vari aspetti. Per questo le medesime condizioni possono essere definite in base a criteri di tipo diverso da operatori diversi, e non essere ricinosciute come le stesse.
L'Autismo (per molti aspetti simile alla sindrome di Asperger) venne ricosciuto e descritto nell'opera dello stesso Asperger nel 1944.
Asperger era un pediatra austriaco specializzatosi in pedagogia correttiva. Pubblicò il suo primo lavoro sulla sindrome che poi da lui prese il nome nel 1944 in una rivista tedesca di psichiatria e neurologia. Scelse di chiamare tale sindrome "PSICOPATIA AUTISTICA", utilizzando il termine "psicopatia" per indicare un'anormalità della persona.
Asperger delineò il quadro clinico, descrisse dettagliatamente alcune storie di casi ed espose le sue idee riguardo alla natura di questo insolito pattern di comportamento. Descrisse molti aspetti del comportamento dei bambini affetti dalla sindrome da lui scoperta ma non fornì un elenco di criteri diagnostici fondamentali.
Inoltre, Asperger fece spesso riferimento al gioco stereotipato, a strane risposte agli stimoli sensoriali, al fascino per gli oggetti rotanti, ai movimenti corporei stereotipati, ai comportamenti aggressivi, alla distruttività, all'irrequietezza. Asperger ricapitolò i problemi di questi bambini nell'ipotesi che non assimilassero le routine automatiche della vita quotidiana (come le abilità motorie, le abilità scolastiche di base e le convenzioni sociali) ma seguissero i loro interessi spontanei senza curarsi di alcuna limitazione proveniente dall'ambiente. Sottolineò che questi tratti erano destinati a durare per tutta la vita, anche se gli individui più abili erano destinati ad avere successo da adulti- a volte anche molto- trovando una nicchia in cui potevano usare i loro interessispeciale ed i talenti ad essi associati. Evidenziò inoltre che in genere i genitori non notavano alcuna anormalità nei figli fino all'età di tre anni e in qualche caso finchè il bambino non cominciava la scuola.
Vediamo dunque come gli studi di Asperger fossero molto centrati, precisi e azzeccati. La descrizione del pediatra è assai riconducibile al comportamento di un qualsiasi soggetto autistico.

1 commento:

linda ha detto...

molto interessante questo post!
ti volevo chiedere però se è possibile diagnosticare una sindrome autistica già alla nascita oppure le sue manifestazioni sono successive ad essa e quindi non diagnosticabili...