Oggi, a scuola materna, ho potuto osservare attentamente come Z. I. abbia iniziato a giocare in modo armonico con gli altri bambini (con uno in particolare), quando, fino all'anno scorso, preferiva giocare da solo, isolato.
Credo che molti dei suoi miglioramenti visibilmente osservabili, siano stati proprio "aiutati" da questa sua interazione con gli altri bambini della sua sezione.
Coinvolgere un coetaneo può fornire, infatti, l'opportunità di insegnare al bambino con autismo a osservare ed imparare dal comportamento degli altri bambini, rispondere a offerte sociali dei coetanei e iniziare a sostenere una interazione bambino - bambino. Insegnare a un bambino con autismo ad imparare dall'interazione con i coetanei, comunque, può costituire una vera e propria sfida. Molti ricercatori hanno dimostrato che non basta solo una "vicinanza fisica" col coetaneo per promuovere una positiva interazione tra il bambino con autismo e i suoi pari. Ricordiamo che molti bambini autistici non diventano "sociali" semplicemente trascorrendo del tempo con i loro coetanei neurotipici, bensì la socializzazione dipende dalle istruzioni che l'insegnante dà sia al bambino con autismo che a quello neurotipico a cui deve spiegare come interagire col compagno.
Coinvolgere un coetaneo può fornire, infatti, l'opportunità di insegnare al bambino con autismo a osservare ed imparare dal comportamento degli altri bambini, rispondere a offerte sociali dei coetanei e iniziare a sostenere una interazione bambino - bambino. Insegnare a un bambino con autismo ad imparare dall'interazione con i coetanei, comunque, può costituire una vera e propria sfida. Molti ricercatori hanno dimostrato che non basta solo una "vicinanza fisica" col coetaneo per promuovere una positiva interazione tra il bambino con autismo e i suoi pari. Ricordiamo che molti bambini autistici non diventano "sociali" semplicemente trascorrendo del tempo con i loro coetanei neurotipici, bensì la socializzazione dipende dalle istruzioni che l'insegnante dà sia al bambino con autismo che a quello neurotipico a cui deve spiegare come interagire col compagno.
Anche in questo caso, dunque, l'educatore competente sarà quello in grado di dare le giuste istruzioni in modo da poter trasformare il semplice gioco tra coetanei in un vantaggio, in uno stimolo di crescita e maturazione per il soggetto autistico!
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